ISTITUTO GIANNINA GASLINI
L’idea di costruire questa grande opera nasce in Gerolamo Gaslini nel 1917, subito dopo la prematura scomparsa a soli undici anni della figlia Giannina (Genova, 1906 – 10 febbraio 1917) per una peritonite non diagnosticata in tempo. Nel 1921 Gaslini avviò i primi contatti con l’allora presidente degli Ospedali civili di Genova, Mattia Moresco. Il suo progetto sin dall’inizio non era quello di costruire un normale ospedale, anche se necessario in un paese molto arretrato in campo sanitario, ma una struttura espressamente dedicata per “la cura, la difesa ed assistenza dell’infanzia e della fanciullezza“. Per diversi motivi i tempi si allungarono e soltanto nel 1938 ebbe luogo a Palazzo Venezia un’udienza interamente dedicata all’istituto.
Gerolamo Gaslini e la moglie Lorenza decidono di finanziare quest’opera come impegno per sostenere la sanità e sperare che la sorte della figlia “sia evitata a tutti i bambini e fanciulli“.[2] Gaslini si dedica tanto a quest’ospedale che verrà definita come la sua Passione;[3] l’istituto non è infatti una semplice struttura da lui finanziata come qualsiasi altra impresa, ma un impegno nel quale metteva in campo tutte le sue conoscenze e le sue capacità finanziarie e imprenditoriali, risultando un vero innovatore in un campo fino ad allora estraneo a lui, quello sanitario.
La struttura venne inaugurata il 15 maggio 1938, alla presenza di Benito Mussolini che ne era stato un sostenitore, e già nel 1939 venne riconosciuto come ospedale pediatrico di prima categoria. Durante la seconda guerra mondiale oltre che a continuare la sua normale attività, l’ospedale si presta anche a curare i feriti di battaglia. Inoltre, Gerolamo Gaslini ancora in vita decise di donare l’intero patrimonio all’istituto pediatrico da lui fondato, tanto che anche la moglie e la figlia Germana rinunciarono all’eredità. Tutta questa sua dedizione nasceva dalla volontà del fondatore di garantire la massima efficienza di una struttura pubblica di così tanta importanza per la cura e la ricerca per la salute dell’infanzia. I soldi da lui investiti sono circa 55 milioni mentre le spese di gestione sono a carico degli enti coinvolti. E sono continui anche gli aiuti finanziari dei suoi uomini di fiducia con lo scopo di fronteggiare la crisi degli ospedali civili durata tra il 1943 e 1945.
Sono state realizzate in questa struttura all’ avanguardia, opere edili ed impiantistiche propedeutiche all’installazione di un sistema angiografico biplano